Negli anni '60 il parco vetture circolante inizia ad aumentare notevolmente, e di conseguenza anche gli incidenti stradali, l'Alfa Romeo è una delle prime case automobilistiche italiane a ragionare in termini di sicurezza stradale, infatti nella Giulia come in tutte le altre auto della casa milanese, il problema della sicurezza è stato particolarmente curato.
La Giulia era stata dotata di tutti quegli accorgimenti mirati alla salvaguardia dei suoi passeggeri, per quanto riguarda la possibilità di evitare gli incidenti, quindi elevata tenuta di strada, frenatura, maneggevolezza, e ottima visibilità, pneumatici ad alto coefficiente di aderenza e resistenza in tutte le condizioni stradali.
Inoltre la Giulia era stata dotata di
- predisposizione per le cinture di sicurezza
- cruscotto imbottito privo di oggetti sporgenti e costruito in materiale antiriflettente
- piantone dello sterzo corto
- parabrezza eiettabile in caso di urto frontale
- maniglie per i passeggeri
- schienali anteriori imbottiti che attutivano in caso di frenata brusca o incidente l'urto in avanti dei passeggeri del sedile posteriore
La caratteristica più importante della Giulia era la scocca a deformabilità differenziata, ovvero abitacolo a struttura rigida che garantisce un elevata protezione dei passeggeri, mentre la parte anteriore e quella posteriore a struttura deformabile, che assorbiva la gran parte della forza d'urto. Grazie all'abitacolo a struttura rigida era ridotto il rischio di apertura o di blocco delle portiere a causa di un incidente stradale.
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